INTERVISTA AL GRAN MAESTRO IP TAI TAK

Condividiamo con voi questa interessante e istruttiva intervista realizzata nel 1999, cinque anni prima della morte del Gran Maestro Ip Tai Tak.

Se ci soffermiamo anche solo per un attimo a ricordare la storia del Tai Chi Chuan Stile Yang, ecco sorgere le potenti immagini dei grandi maestri del passato. Iniziando dalla notevole presenza e grande statura di Yang Cheng Fu, fino al maestoso e possente Yang Sau Chung, senza dubbio i membri di questa famiglia votarono tutta la loro vita allo studio e allo sviluppo del Tai Chi Chuan. Ma se pensiamo, se chiamati a contemplare l’immagine di un’attuale figura di spicco di quest’arte, oggi la nostra visione potrebbe essere un poco sfocata a causa della triste scomparsa di Yang Sau Chung, avvenuta nel 1985.

Nascosto tra le strade affollate di attività dell’isola di Hong Kong, vive un gentiluomo cinese, colto ma umile, dal basso profilo, che si occupa delle sue attività quotidiane come tutti gli altri.  Dietro questa facciata convenzionale, si cela un uomo che per il suo addestramento diligente nel Tai Chi Chuan è giunto attraverso questo al suo sapere più profondo ed ha conquistato il titolo di Primo Discepolo (c.d. Figlio) del Gran Maestro Yang Sau Chung. Quest’uomo è il Gran Maestro Ip Tai Tak, appartenente alla nuova generazione del Tai Chi Chuan Stile Yang. Ora la foschia si è dissolta.

Master Ip Tai Tak nasce a Hong Kong, e a causa della sua debole costituzione che sin da giovane inizia la pratica delle arti marziali esterne. All’età di 21 anni, avendo già studiato per 4 anni il Tai Chi Chuan Stile Yang con il Maestro Tung Yien Kit, grazie al miglioramento del suo stato di salute e per la sua grande dedizione alla pratica, viene nominato istruttore nella scuola del Maestro Tung.

Nel 1949 Maestro Yang Sau Chung, durante la rivoluzione comunista, lascia la Cina per andare a vivere a Yuen Long, New Territory, ad Hong Kong. nel 1951 Maestro Yang si esibisce in una manifestazione pubblica di Tai Chi Chuan Stile Yang tradizionale. Il Maestro Ip rimane colpito a tal punto dalla bravura del Maestro Yang che, deciso ad approfondire l’arte, lascia il Maestro Tung per andare a studiare lo Stile Yang tradizionale con il capo della famiglia Yang. Dopo 4 anni di studio viene accettato formalmente come il primo discepolo del Maestro Yang Sau Chung. Continua a studiare con il Maestro Yang Sau Chung fino alla scomparsa di quest’ultimo nel 1985.

Adesso, all’età di 69 anni, Maestro Ip continua a dedicarsi totalmente all’arte e anche dopo il decesso del suo Maestro, studia e sviluppa il Tai Chi Chuan con incessante pratica, accettando solo pochi studenti avanzati.

Essendo l’autorità più illustre del Tai Chi Chuan Stile Yang tradizionale, è stato molto contento di dare modo al Maestro John Ding, suo Primo Discepolo, di intervistarlo così che gli insegnamenti dello Stile Yang tradizionale possano essere condivisi sia con i praticanti principianti che con quelli avanzati.

Maestro Ding: C’erano differenze nella forma dello Yang Tai Chi Chuan quando ha iniziato a studiare con il Maestro Yang?
Gran Maestro Ip: Era molto palese che c’erano differenze nella forma dello Yang Tai Chi Chuan che facevo io, prima di imparare con il Maestro Yang. Il risultato era che dovetti imparare di nuovo tutta la forma. I movimenti del Maestro Yang erano più semplici a prima vista, ma avevano anche una centrata esattezza. Nonostante i suoi movimenti sembrassero semplici, la forma tradizionale è molto più difficile da perfezionare perché contiene tantissime e complesse finezze che richiedano movimenti molto piccoli, quasi impercettibili dall’occhio. Quando mi correggeva, diceva spesso che stava “plasmando” la mia struttura, in altre parole, rafforzava il mio fisico permettendomi di concentrare la potenza del Chi e quindi di proiettarla. La pratica corretta della forma produce risultati più velocemente. Maestro Yang diceva anche che se le posizioni e i movimenti della forma non sono corretti, il tempo, lo sforzo e l’energia impegnati nella pratica sono sprecati. Sarebbe come versare acqua dentro un secchio pieno di buchi: il secchio non può contenere l’acqua, quindi il tempo e l’energia usati mettendo l’acqua nel secchio non porteranno mai i risultati desiderati. Invece praticando la forma correttamente è sicuro che il tempo e lo sforzo impegnati nella pratica non saranno sprecati. Ogni sessione aiuta a concentrare e a controllare la potenza un po’ di più e quindi il secchio senza buchi potrà contenere l’acqua un po’ meglio ogni volta che se ne versa dell’altra.

Maestro Ding: Quali altre differenze ci sono?

Gran Maestro Ip: La forma Yang tradizionale ha più valore e mi permette di coltivare una quantità maggiore di potenza in meno tempo. L’energia del Chi è più centrata e diretta, e quindi è più efficace nelle applicazioni per l’autodifesa. La forma usa vari movimenti circolari dentro le diverse posizioni con l’uso di movimenti dell’anca. Le forme che avevo imparato prima non avevano profondità né significato, è anche molto importante la disposizione giusto del peso. Chi pratica dovrebbe sempre assicurarsi che nelle posizioni in avanti il peso dovrebbe essere 70/30 (cioè il 70% del peso sulla gamba in avanti e il 30% del peso su quella dietro) e il peso non dovrebbe mai essere “a metà,” e cioè suddiviso ugualmente sulle due gambe, il c.d. “doppio peso,” cioè 50/50. Ho anche visto che molte delle forme dello stile Yang sono troppo rilassate ed elaborate. Le posizioni dello stile Yang tradizionale sono semplici e contengono molte finezze inserite al loro interno. Coloro che praticano dovrebbero sempre cercare maestri che possono dimostrare e manifestare tali livelli d’insegnamento, senza questa possibilità le persone spesso si bloccano a un livello e non riescono a fare ulteriori progressi nella pratica del Tai Chi Chuan. Tali persone spesso abbandonano la pratica del Tai Chi o ricorrono all’applicazione delle arti marziali esterne per spiegare i principi del Tai Chi Chuan. Quest’ultimo approccio porta i praticanti sempre piu lontani dalla possibilità di acquisire un vero approfondimento e una vera comprensione del significato delle ARTI MARZIALI INTERNE.

Maestro Ding: Com’era l’allenamento con il Maestro Yang?

Gran Maestro Ip: Lui era un tradizionalista, insegnava individualmente e pretendeva degli standard elevati da tutti i suoi allievi e quindi l’allenamento era proprio duro. Mi ricordo che spesso dovevo cambiare diverse magliette durante le sessioni di training perché erano sempre zuppe di sudore. Maestro Yang mi diceva a volte che, in genere, oggi le persone non si allenano con tutto l’impegno che era richiesto a lui quando si allenava o come quello richiesto nelle generazioni precedenti. Per esempio il padre di Maestro Yang, Yang Cheng Fu, spesso lo svegliava presto la mattina (anche durante l’inverno quando era molto freddo) e insisteva che si allenasse fuori nel cortile; al Maestro Yang non era permesso di rientrare in casa se prima non avesse completato il suo training. Nel freddo duro e pungente degli inverni della Cina, per sopravvivere, il giovane Maestro Yang era costretto ad allenarsi duramente nel timore di morire congelato. Praticava la forma volta dopo volta senza fermarsi, per tenersi riscaldato e solo dopo aver praticato con diligenza, il padre gli permetteva di rientrare in casa per fare colazione. Spesso il Maestro Yang diceva che suo padre si allenava con un ciclo molto intensivo fino all’esaurimento totale. Dopo una sessione di pratica molto intensa, suo padre aveva l’abitudine di riposare sopra una stretta asse di legno appoggiata al muro, messa a un angolo, in questo modo, quando dormiva troppo comodamente, girandosi, cadeva dall’asse e si svegliava, quindi si lavava il viso con acqua fredda e poi riprendeva di nuovo il training. Questo ciclo era continuo e in questo modo si allenava 24 ore al giorno.

Maestro Ding: Quali sono i punti essenziali quando si pratica il Tai Chi Chuan?

Gran Maestro Ip: Ci sono da considerare tre aspetti fondamentali del training per migliorare la pratica individuale del Tai Chi Chuan: a) la pratica corretta della forma: questa permette all’energia di circolare e dalla possibilità di approfondirne la sua praticabilità; b) il “Chum Choong” o training del Chi Kung, questo tipo di training non solo aiuta i praticanti a concentrare e sprigionare il CHI ma anche a rafforzare la propria stabilità’ ed equilibrio; c) La spinta con le mani (Tui Sho), questa pratica permette di sviluppare la propria sensibilità e la capacità di “ascoltare”, è usata nelle applicazioni per l’autodifesa. Se i praticanti seguono queste tre modalità nel loro training, il loro Tai Chi Chuan progredirà ad un livello più alto in molto meno tempo.

Maestro Ding – Quali suggerimenti darebbe a coloro che desiderano diventare abili nel Tai Chi Chuan?

Gran Maestro Ip – Il praticante dovrebbe cercare un Maestro di alta capacità, sapere e di buona reputazione, è anche importante l’atteggiamento e l’approccio dell’allievo/a. Anticamente, prima che un allievo/a fosse accettato dal Maestro per iniziare il training, il suo carattere veniva continuamente valutato durante gli allenamenti dall’inizio alla fine. Allo studente che veniva meno a queste prove, non era permesso di continuare ad approfondire l’arte. È necessaria una pratica costante e regolare. I risultati nel training sono misurati in periodi di dieci anni. Per diventare abili nel Tai Chi Chuan occorre impegnarsi ed essere in grado di seguire un training molto duro. Le posizioni corrette sono importanti. Questi sono gli elementi di base per una buona formazione. Dalle posizioni scorrette nasce una struttura di base scarsa e anche un ulteriore training non sarà proficuo.

Maestro Ding – Spesso sento dire che se i praticanti sono intelligenti possono imparare la forma prima e accedere ad alti livelli del Tai Chi con più facilità. Cosa ne pensa di quest’idea?

Gran Maestro Ip – Il training nel Tai Chi Chuan é molto diverso dallo studio accademico ordinario. L’allievo/a avrà sempre bisogno di praticare per approfondire meglio e comprendere la forma. In cinese spesso usiamo la macina del mulino come metafora per spiegare il concetto della pratica corretta della forma: come il grano viene portato al mulino per farlo diventare farina e più lavoro fa la macina e più la farina sarà raffinata, e potrà essere destinata a diversi usi, così la pratica della forma se è costante nel tempo, permette all’inizio di apprezzare e comprendere il Tai Chi ed in seguito porta ad un approfondimento dei diversi aspetti dell’applicazione del CHI nella forma. Alcuni allievi intelligenti spesso chiedono al Maestro di insegnare nuove posizioni a ogni lezione, così possono memorizzare più movimenti, invece ogni nuova posizione va praticata regolarmente prima di imparare nuovi movimenti, altrimenti l’essenza completa della posizione non viene afferrata. Ha più valore e importanza usare il tempo per imparare poche posizioni correttamente a ogni lezione piuttosto che imparare tante posizioni scorrette.

Maestro Ding:  Alcuni praticanti provano a imparare da più Maestri che offrono dei workshop o degli stage. Avranno la possibilità di imparare qualcosa di nuovo nel Tai Chi e migliorare il loro livello?

Gran Maestro Ip: Gli allievi che partecipano a questi workshop ostage possono imparare approcci diversi al Tai Chi Chuan mostrati da questi Maestri. La gente spesso impara tante forme, il Tui Sho, le armi, ecc., ma questi sono solo movimenti e vengono insegnati spesso a vari livelli. Per raggiungere un livello alto nel Tai Chi Chuan, c’è bisogno di cercare il maestro migliore e continuare a studiare con quel maestro. Normalmente solo quegli allievi che sono rimasti con il Maestro per un lungo periodo raggiungono livelli elevati e grande competenza. Tuttavia il fattore tempo non é l’unico elemento determinante, sono valutati anche il carattere e la personalità, in quanto il maestro ha bisogno di sentire che l’allievo/a sia degno della vera trasmissione del suo sapere, è per questo motivo che i Maestri che insegnano a migliaia di allievi hanno invece pochi o pochissimi discepoli. Lo scomparso Maestro Yang Sau Chung aveva accettato solo tre discepoli: me, Maestro Chu Gin Soon e Maestro Chu King Hung.

Maestro Ding: Ai praticanti viene spesso chiesto quale stile e di quale famiglia è il Tai Chi che studiano, e se usano il cerchio grande o quello piccolo. Potrebbe spiegare il significato di questa domanda?

Gran Maestro Ip: Il cerchio grande o piccolo significa che la forma è praticata con dei movimenti circolari più grandi o più piccoli (per esempio si dice che lo stile Wu sia con i cerchi piccoli). Tuttavia, a parte che in questo modo, lo stile Yang può essere anche classificato in tre tipi: la gru, la tigre e il serpente. La Gru: le posizioni in questa forma tendono a essere molto più alte e sono adatte per la pratica delle persone più deboli o anziane. La Tigre: queste posizioni sono di un’altezza media e dovrebbero essere la meta di tutti i praticanti. Il Serpente: queste posizioni sono molto basse e sono più difficili da perfezionare. Solo ai discepoli interni s’insegna questo livello più alto. Questa forma non è adatta a tutti. Esistono molti racconti sui Maestri della famiglia Yang di diverse generazioni che avevano sviluppato una tale flessibilità e destrezza da riuscire a praticare la forma sotto dei tavoli ed anche prendere delle monete da terra con la bocca quando erano nella posizione del “Serpente che scende”.

 (Avvertimento: I praticanti non devono provare a praticare la forma del serpente senza la supervisione ed istruzione di un Maestro di Tai Chi competente e con esperienza).

Maestro Ding: Spesso sentiamo racconti sulla potenza e abilità nell’autodifesa dei Maestri Yang. Com’era il training con il Maestro Yang Sau Chung riguardo a quest’aspetto?

Gran Maestro Ip: Il mio Maestro spesso diceva che per comprendere l’energia del CHI e la sua applicazione nell’autodifesa, bisogna aver avuto esperienza degli attacchi e dei colpi del Maestro. Spesso rilevava che se non avesse attaccato o colpito l’allievo, questo non avrebbe mai capito né imparato il vero concetto interno dell’autodifesa. Nel cinese (cantonese) questo processo si chiama “BUT TA BUT GAU”, cioè: “Non colpire significa non insegnare”. Per esempio: per preparare un piatto, bisogna prima conoscerne gli ingredienti. Per assaporare quel piatto, c’è bisogno di usare altri sensi, quali per esempio, l’olfatto, il gusto e il tatto per apprezzare il vero sapore del piatto. Pertanto, l’unico modo per comprendere è fare esperienza. Nel passato quando i Maestri Yang insegnavano ai loro allievi, questi dovevano subire un training rigoroso e duro. Alcuni di questi allievi spesso si ferivano o abbandonavano completamente lo studio del Tai Chi perché non riuscivano a sopportare tale training. Personalmente ho fatto 24 anni di quel tipo di training. All’inizio, quando praticavo il Tui Sho avanzato con il mio Maestro, non appena lo toccavo mi lanciava contro il muro. Spesso quando mi spingeva contro il muro, rimbalzavo come una palla che rimbalza da terra. Durante queste prime fasi del training, spesso ho “visto le stelle” e ho sofferto l’affanno. Nel tempo, attraverso una pratica regolare, sono diventato più forte, e ho imparato a sentire e a reagire all’intensità dell’energia applicata dal mio Maestro,e a un certo punto ho iniziato a poterla gestire: questo s’impara solo con l’esperienza. Maestro Yang era capace di usare qualsiasi parte del suo corpo per applicare l’energia del suo CHI come per esempio nel FA GING. Quando praticavo il Tui Sho avanzato con il Maestro Yang, solitamente finivo zuppo di sudore e totalmente esaurito. Egli invece si presentava con la stessa freschezza che aveva prima d’iniziare, nemmeno una goccia di sudore! Era sempre capace di controllare il CHI con tale precisione e concentrazione in ogni momento, usando movimenti minimi e delle volte senza muoversi affatto. La sua potenza non può essere descritta, bisognerebbe sentirla per apprezzarla.

Maestro Ding: C’e un altro aspetto del training del Tai Chi che vorrebbe spiegare ai praticanti per aiutarli a migliorare i loro standard?
Gran Maestro Ip: Ci sono altri tre principi ai quali bisognerebbe
attenersi:
a) Yuen (Circolare) – i movimentidel Tai Chi in genere sono circolari. Tuttavia all’interno di questa natura circolare, la forma può cambiare per esempio: cerchi più piccoli o  più grandi, oblunghi, ecc.
b) Wan (armonioso/fluido) – i movimenti che si praticano devono essere armoniosi, in un moto fluido. Non ci dev’essere nessun’interruzione dall’inizio alla fine, cioè come nel simbolo dello Yin e dello Yang, ognuno di essi si unisce e segue l’altro.
c) Tuen (unito) – i movimenti che si praticano devono essere coordinati ed equilibrati.

Maestro Ding:  Vorrei ringraziarla per questa rara intervista, sono sicuro che ora ho raggiunto una visione molto più approfondita del Tai Chi Chuan. Indubbiamente, anche i lettori avranno aumentato la loro comprensione del Tai Chi Chuan. Inoltre, vorrei anche ringraziare il Maestro Chu Gin Soon per il suo cortese aiuto nell’organizzare il nostro incontro e nel aver reso possibile questa intervista.

Gran Maestro Ip: Sinceramente spero che i suoi lettori traggano beneficio da questa intervista. Vorrei informare i suoi lettori che anche la figlia dello scomparso Master Yang, la signora Yang Ma-Lee insegna il Tai Chi Chuan stile Yang tradizionale a Hong Kong. Grazie.

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